Volevano sottrargli il controllo dell’organizzazione. Erano tre dei tanti del branco. Si auguravano che cadesse dal piedistallo per divorare i suoi resti. L’esercito di ipocriti e adulatori si trasformò in un’orda di iene affamate. Nulla di questo lo sorprese. Fin dall’inizio aveva riposto la fiducia soltanto ad alcuni.
“La meschinità degli uomini” ripeteva “è una miccia in cerca di fuoco”.
La leggenda locale raccontava di una città virtuale in cui alcuni emarginati passavano la loro vita senza vedere la luce del sole. Accattoni, malati, fuggiaschi. Tra di loro si era diffuso il culto di un enigmatico personaggio. (C.R. Zafón)